Maiori, cittadina turistica della Costiera Amalfitana che può vantare il patrimonio ricettivo turistico-alberghiero più ingente di qualsiasi altra realtà della zona, oltre ad avere tra le sue caratteristiche attrattive una spiaggia e un lungomare (circa 1 Km e mezzo di percorso) che non ha eguali in tutta la Costiera Amalfitana, possiede altresì una meravigliosa storia, fatta di eventi e di monumenti, che evidenziano l’importanza che Maiori ha rivestito nel passato.
La bella forma ad anfiteatro, la grande spiaggia di rena finissima (meta frequentatissima dai tanti turisti che in estate l’affollano), fanno pensare a quanto fosse splendida questa località soprattutto nel Medioevo, quando era circondata e difesa da mura e torri (i cui resti si intravedono in molte parti della città). Maiori fu ambita da diversi conquistatori: prima il Duca di Benevento, poi i soliti pisani, infine Filippo IV che la nominò “Città Regia”. Vi passarono pure i Sanseverino, i Colonna, i Piccolomini e vari ordini di monaci i quali fondarono in questo luogo ben cinque conventi.
A testimonianza di queste vicende restano ruderi di castelli e torri, quali il Castello di San Nicolò de Toro Plano, il Baluardo di San Sebastiano, la Torre Milo e la Torre dei Saraceni. Purtroppo, però, lo splendore di un tempo è andato in parte aggredito dall’espansione che l’agglomerato urbano ha registrato, soprattutto a causa dell’alluvione del 1954 che devastò il centro cittadino.
Domina l’abitato cittadino la Chiesa di S.Maria a Mare .Ogni 15 Agosto , con festeggiamenti solenni e diventati ormai una caratteristica quasi “folcloristica” di Maiori, i fedeli ricordano un evento accaduto il 1204, quando alcuni marinai raccolsero in mare una statua della Vergine con parte del carico che una nave, reduce da Costantinopoli e rifugiatasi per una tempesta nelle acque antistante Maiori, fu costretta a gettare. Da allora, ogni anno si ricorda l’evento. La Chiesa, coperta da una cupola maiolicata che la caratterizza, fu edificata nel XII secolo, rifatta nell’Ottocento su disegno di Pietro Valente, ha sull’altare maggiore una scultura lignea del Quattrocento raffigurante la Madonna col Bambino e una piccola, preziosa raccolta di vere opere d’arte, custodita nel Museo della Sacrestia e nella cripta sottostante.
Proseguendo lungo il Corso Reginna Maior, (situato nel centro cittadino) vi è uno degli stabili più antichi e belli della cittadina: il Palazzo Mezzacapo, (oggi sede del Comune), costruito nella prima metà del secolo scorso, presenta all’interno, strutture ed arredi di incomparabile bellezza (di importanza notevole le tele “costaiole” e il salone principale, dove oggi si svolge il Consiglio Comunale). Proseguendo verso la frazione S. Pietro, giunti alla contrada di S. Maria delle Grazie, vi è il Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie, di origine medievale ricostruito in tempi più recenti: settecenteschi sono il campanile e la facciata, ma il fonte battesimale e l’acquasantiera sono del Duecento.